YiDAM
samaya della mente
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YiDAM samaya della mente
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L'INTERAZIONE TRA OPPOSTI COMPLEMENTARI
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immagina un fiume: l'acqua scorre da un punto più alto a uno più basso. La differenza di altezza tra questi due punti determina la forza con cui l'acqua scorre.
Allo stesso modo, la differenza di potenziale elettrico tra due punti in un circuito determina la "forza" che spinge le cariche elettriche a muoversi, creando una corrente elettrica.
La differenza di potenziale è fondamentale perché è ciò che mette in moto le cariche elettriche in un circuito, creando una corrente elettrica.
E quando circola una corrente elettrica si crea anche un campo magnetico.
La risultante è un CAMPO elettromagnetico.
Dalle figure seguenti comincia a risultare evidente il ripetersi di uno schema, dalla pila al pianeta passando dall'essere umano vi è energia elettrica, prodotta da una differenza di potenziale che genera campi elettromagnetici.
Tutti i fenomeni dell’universo si possono analizzare in termini di positivo e negativo, come per l’ambiente così per l’essere umano, in una complementarietà costante tra entità di carica opposta (+/-).
L’azione di queste due forze è perenne e in interazione reciproca.
L'interazione tra forze opposte è un archetipo universale, profondamente radicato nella psiche umana e presente in quasi ogni cultura. Questo dualismo non è quasi mai uno scontro fine a sé stesso, ma spesso un'interazione dinamica che genera equilibrio, movimento, o la creazione stessa.
Fin dall'alba dei tempi, in ogni angolo del mondo, l'umanità ha cercato di comprendere il funzionamento dell'universo e della vita stessa. Un filo rosso comune, tessuto attraverso miti, religioni, filosofie e simboli esoterici di ogni cultura, è la profonda consapevolezza dell'interazione tra due forze opposte.
Questa dinamica non è una semplice contrapposizione, ma un dialogo perenne, una complementarietà essenziale che genera movimento, equilibrio e, in ultima analisi, l'esistenza.
Non si tratta di una lotta per la supremazia, ma di un'interdipendenza fondamentale, dove una forza definisce l'altra, e dalla loro unione o alternanza nasce la pienezza.
TAOISMO (CINA): IL SIMBOLO DEL TAIJITU (YIN E YANG) (conosciuto come TAO)
Il Taoismo ci offre uno degli esempi più iconici e chiari: il simbolo del Taijitu, universalmente conosciuto come Yin e Yang.
Lo Yin rappresenta il femminile, l'oscurità, la passività, il freddo, la luna, la terra.
Lo Yang rappresenta il maschile, la luce, l'attività, il caldo, il sole, il cielo.
Queste due metà non sono statiche, ma danzano in un equilibrio dinamico, ognuna contenente un piccolo punto dell'altra, a significare che nulla è puro Yin o puro Yang e che l'uno si trasforma nell'altro. La loro interazione genera l'armonia dell'universo, i cicli della natura e la vita stessa.
Induismo (India): Deva e Asura
Nella mitologia induista, Deva e Asura emergono come figure centrali, incarnando forze cosmiche opposte ma complementari.
La loro eterna lotta per il potere e per il controllo dell'Amrita, la bevanda degli dei che conferisce l'immortalità, costituisce uno dei miti più significativi e ricchi di simbolismo: la zangolatura dell'oceano di latte.
La lotta tra Deva e Asura per l'Amrita può essere interpretata come una metafora della lotta tra le forze del bene e del male, tra l'ordine e il caos, che caratterizza l'esistenza umana.
L'Amrita, in quanto simbolo di immortalità, rappresenta nell'uomo la perfezione spirituale che si raggiunge attraverso una trasformazione alchemica, proprio come gli alchimisti dell'occidente
Antico Egitto: Osiride e Seth
Nella mitologia egizia, la polarità si manifesta potentemente attraverso i fratelli Osiride (dio dell'ordine, della fertilità, della vita e dell'oltretomba) e Seth (dio del caos, del deserto, della violenza e della distruzione).
Il loro conflitto è centrale per molti miti, e sebbene Seth rappresenti una forza distruttiva, la sua esistenza è necessaria per l'equilibrio del cosmo. Dal loro scontro e dalla successiva rinascita di Osiride attraverso Iside, emerge un ciclo di morte e rinascita essenziale per la vita e l'ordine egiziano.
Zoroastrismo (Antica Persia): Spenta Mainyu e Angra Mainyu
Questa antica religione persiana è celebre per il suo dualismo etico. Presenta due spiriti primordiali: Spenta Mainyu (lo Spirito Santo o Creativo, associato alla verità, alla luce e all'ordine) e Angra Mainyu (lo Spirito Maligno o Distruttivo, associato alla menzogna, all'oscurità e al disordine).
L'esistenza è vista come un campo di battaglia tra queste due forze, e l'essere umano ha la libertà di scegliere da che parte schierarsi. Sebbene siano opposti, la loro interazione definisce il tessuto morale e spirituale dell'esistenza.
Gnosticismo (Tradizioni Esoteriche Antiche): Il Demiurgo e la Luce Divina
Nelle complesse tradizioni Gnostiche, spesso si trova un dualismo tra un Demiurgo (una divinità minore e imperfetta, spesso identificata con il Dio dell'Antico Testamento, che crea il mondo materiale come una prigione o un luogo di sofferenza) e la Luce Divina (una realtà superiore, spirituale e perfetta, da cui proviene la vera scintilla divina presente nell'uomo).
La salvezza consiste nel riconoscere la propria origine divina e liberarsi dalle catene del mondo materiale creato dal Demiurgo. Qui, l'opposizione è tra il materiale/imperfetto e lo spirituale/perfetto.
Alchimia (Esoterismo Occidentale): Solve et Coagula (Zolfo e Mercurio) Nel cuore dell'Alchimia, l'arte esoterica di trasformazione, troviamo il principio di "Solve et Coagula" (sciogli e coagula), che simboleggia un processo di dissoluzione e ricomposizione, di distruzione e creazione.
A livello simbolico, l'Alchimia spesso lavora con il Principio Zolfo (l'attivo, il maschile, l'anima) e il Principio Mercurio (il passivo, il femminile, lo spirito o fluidità). La loro unione e trasformazione attraverso vari stadi è ciò che porta alla creazione della Pietra Filosofale, simbolo di perfezione e unione degli opposti.