Storia della Disciplina:
L'interesse per la correlazione tra scrittura e personalità ha radici antiche, ben prima che la grafologia si affermasse come disciplina strutturata:
Antichità: Già nell'Antico Impero Romano, alcuni osservatori notavano come la calligrafia potesse riflettere lo stato d'animo o il carattere di una persona. Nonostante non esistesse un metodo sistematico, l'idea che la mano fosse una finestra sull'anima era presente.
XVI - XVII Secolo: I primi veri precursori della grafologia moderna appaiono nel Rinascimento.
- Camillo Baldi (Italia, 1547-1634): Professore bolognese, è spesso citato come il "padre" della grafologia per la sua opera del 1622, Trattato come da una lettera missiva si conoscano la natura e qualità dello scrittore. Baldi fu il primo a tentare di sistematizzare l'osservazione della scrittura per trarne conclusioni sul carattere.
XVIII - XIX Secolo: La Nascita della Grafologia Moderna:
- Johann Caspar Lavater (Svizzera, 1741-1801): Teologo e fisiognomista, nel suo trattato sulla fisiognomica dedicò spazio anche alla scrittura, contribuendo a diffondere l'idea che ogni espressione umana, compresa la grafia, sia rivelatrice della personalità.
- Jean-Hippolyte Michon (Francia, 1806-1881): Abate francese, è universalmente riconosciuto come il fondatore della grafologia moderna. Fu lui a coniare il termine "grafologia" (dal greco grapho = scrivere, e logos = discorso/studio) intorno al 1870. Michon sviluppò un sistema di "segni fissi", associando specifici segni grafici a determinate caratteristiche caratteriali. Le sue opere, come Système de graphologie (1875), posero le prime basi metodologiche.
- Jules Crépieux-Jamin (Francia, 1859-1940): Allievo di Michon, elevò la grafologia a un livello superiore, criticando la rigidità dei "segni fissi" del suo maestro e introducendo un approccio più dinamico e sintetico. Sottolineò l'importanza dell'interpretazione combinata dei segni, considerando l'insieme della scrittura come un "orchestra" di elementi. È il padre della Scuola Francese di Grafologia, ancora oggi molto influente.
XX Secolo: L'Età d'Oro e lo Sviluppo delle Scuole:
- Ludwig Klages (Germania, 1872-1956): Filosofo e psicologo, fu una figura fondamentale per la Scuola Tedesca di Grafologia. Si concentrò sul concetto di "ritmo" e "movimento" della scrittura, distinguendo tra il "tratto di forma" (ciò che è stato appreso) e il "tratto di vita" (l'espressione spontanea e inconscia). La sua grafologia è più orientata verso l'analisi del dinamismo vitale e delle pulsioni profonde.
- Max Pulver (Svizzera, 1889-1952): Psicologo e grafologo, allievo di Jung, integrò la grafologia con la psicologia analitica. È famoso per il suo contributo sul "simbolismo dello spazio" (l'interpretazione delle aree del foglio: alto, basso, destra, sinistra), che ha arricchito enormemente la capacità interpretativa della disciplina, legando la scrittura all'inconscio.
- Girolamo Moretti (Italia, 1879-1963): Frate francescano e psicologo, è il fondatore della Grafologia Italiana. Il suo approccio è noto per essere estremamente analitico e misurabile. Moretti ha identificato e classificato centinaia di "segni grafici" (sostanziali, modificanti, accidentali), ognuno con un preciso valore quantitativo e qualitativo. Ha creato un sistema diagnostico complesso e dettagliato, capace di delineare profili psicologici molto specifici. La sua opera Trattato di Grafologia (1914) è un testo fondamentale per la grafologia italiana.
Anni successivi: La grafologia ha continuato a evolversi, con contributi da diverse scuole e orientamenti (es. Grafologia olandese, grafologia americana), integrando concetti dalla psicologia del profondo, dalla neuroscienza e dalle moderne teorie della personalità.
Oggi, la grafologia è una disciplina riconosciuta e praticata in molti paesi, utilizzata in vari ambiti (selezione del personale, orientamento scolastico e professionale, autoconoscenza, consulenza familiare e di coppia, perizie forensi), pur mantenendo un vivace dibattito sulla sua classificazione scientifica.