YiDAM
samaya della mente
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YiDAM samaya della mente
corso001-1-1
IL SACRIFICIO DI ODINO
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La storia più celebre sull'origine delle rune è narrata nel poema eddico Hávamál ("I detti dell'Alto Uno"), dove Odino stesso racconta di un suo terribile sacrificio per ottenere la conoscenza di questi potenti simboli magici.
Immagina la notte eterna avvolgere il cosmo, illuminata solo dal gemito del vento tra le fronde di Yggdrasil, l'albero del mondo che sorregge l'esistenza stessa.
Appeso a questo pilastro silente, una figura immobile sfida il confine tra la vita e la morte: Odino, l'Alto Uno.
Nove giorni e nove notti il suo corpo martoriato pende, trafitto dalla sua stessa lancia, Gungnir, in un silenzioso, straziante dialogo con il vuoto. Non un sorso d'idromele, non una briciola di pane lenisce la sua agonia.
Questo non è un sacrificio imposto, ma un atto di volontà feroce: "io stesso offerto a me stesso", un sussurro disperato al vento gelido.
Poi, nel culmine di questa sofferenza auto-inflitta, nel baratro tra sanità e follia, il suo sguardo penetra l'ombra.
Nell'abisso sotto di lui, forme oscure iniziano a danzare, segni vibranti di potere primordiale… le RUNE.
Con un ultimo, disperato sforzo, un urlo rauco squarcia il silenzio cosmico mentre le afferra, stringendole al suo spirito sofferente.
E con il sapere ancestrale finalmente suo, Odino precipita dal sacro albero, portando con sé la saggezza delle rune, un dono di incommensurabile potere strappato al cuore del sacrificio.
Questa esperienza va interpretata come un viaggio di trasformazione iniziatica in cui ogni fase risulta essere fondamentale: